domenica 4 maggio 2008

La trasparenza di Grillo



Al giorno d'oggi, Grillo con il suo blog si sente così importante da sparare assurdità senza avere un minimo di ritegno. Il post in questione è di un'iralità inverosimile. Già dal titolo - La colonna infame - si evince quanto il comico tremi al solo pensiero che un qualunque cittadino possa poter constatare di persona quanto il comico dichiari di guadagnare. Dopo, magari, si venga a scoprire che forse non è appostissimo con la dichiarazione dei redditi. Ovviamente è una mia personalissima supposizione, basata sul niente, però è altrettanto chiaro che tale enfasi rabbiosa mi lasci alquanto sospetto. Parliamoci chiaro: che lui dica di pagare le tasse, per me non vuol dire niente, perché la sua parola vale come quella di qualunque altro, che poi abbia uno stormo di esagitati che lo difendano anche in situazioni disperate, poco m'importa. Ma andiamo analizzare punto per punto, ciò che scrive nel suo blog:

"I rapimenti di persone saranno facilitati, il pizzo potrà essere proporzionato al reddito dichiarato. La criminalità organizzata non dovrà più indagare, presumere. Potrà andare a colpo sicuro collegandosi al sito dell’agenzia delle entrate."
Anzitutto non credo ci siano tutti questi benefici per i sequestratori, perché suppongo che per organizzare un rapimento e capire chi rapire, bisogna ingegnarsi in complessi algoritmi: ad esempio osservare ad occhio nudo il tenore di vita della persona interessata? (auto, casa, lavoro, etc etc) Chissà, misteri della vita... ma quello che è certo è che molto probabilmente il malcapitato sarà conosciuto, almeno a grandi linee. Quindi a "colpo sicuro" ci va già, ed inoltre, forse non tutti sanno che se avvisi la polizia di un avvenuto rapimento, gli stessi di norma bloccano i conti correnti dei famigliari. Oltretutto a quanto mi risulta, basta andare all'agenzia delle entrate per avere informazioni di quel tipo. In breve, per una volta nella vita che il governo vuole snellire la burocrazia, il buon Grillo, paladino della giustizia, ha detto che ciò non è giusto. Avrei voluto vedere se il comico aveva una lista "calda" dei redditi o quel che sia, dei governanti se non l'avrebbe pubblicata all'istante nel suo sito in nome della "trasparenza".

"
I nullatenenti e gli evasori non avranno comunque nulla da temere. Chi paga le tasse sarà punito, chi ne paga molte potrà essere sequestrato, taglieggiato, rapinato."
Per nullatenenti intende ad esempio i lavoratori dipendenti? Coloro che le tasse le pagano sicuramente dal primo all'ultimo euro? Chi paga le tasse, è semplicemente un contribuente ONESTO, chi ne paga molte vuol dire che ha tanti soldi ed è giusto che sia così, inoltre, ripeto, i grandi ricchi li vedi da altre cose, a prescindere se il loro reddito è pubblicato in un sito. Più avanti si potrà discutere quante tasse un cittadino debba pagare, ma ciò non ha nulla a che vedere con la pubblicazione dei redditi di tutti. Oltre al resto non mi risulta che tutti gli imprenditori di medio-grandi aziende, vengano quotidianamente "taglieggiati". E non mi si venga a dire che non sapendo di preciso quanto prendono lord signori, i criminali "taglieggiatori" senza il supporto del sito "incriminato", ipotizzino un compenso che si aggira attorno ai 1000 euro mensili.

"Le
rapine in villa si faranno finalmente in tutta Italia e non saranno concentrate nel Lombardo Veneto."
Aridaje... forse teme per la società gestimar :)

"
Gli
odi familiari troveranno libere manifestazioni, chi non ha concesso un prestito in famiglia e ha un alto reddito sarà finalmente smascherato."
Avere un alto reddito, non impone il dovere di prestare soldi a destra e a manca... suvvia, non siamo ipocriti. Poi personalmente, la dicitura "libere manifestazioni" mi lascia intendere ad episodi tragici, quali pestaggi o ancor peggio ad omicidi a carattere famigliare. In aggiunta: ma un parente più o meno stretto che sia, non sa all'incirca quanto prende colui il quale gli chiede un ipotetico prestito? Che poi il sito del fisco fornisce quanto reddito si percepisce all'anno, non quanto si spende per i vari vizi che ognuno ha.


"Follia, questa è follia. Dopo l’indulto che ha liberato le carceri questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti. Pagare le tasse così è troppo pericoloso, meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o un rapimento. Il rapporto fiscale è tra il privato cittadino e lo Stato e tale deve rimanere."
Noto un velato tono rabbioso in questo paragrafo, addirittura osa definire questa iniziativa una "follia", alla pari dell'indulto (non è che si pecca di slogan demagogici per incitare i soliti fanatici grillini?). Brevemente descrive il governo (ora capisco perché i grillini per la rete sono sempre così arroganti e deficienti come dice il "buon" Facci), poi passa per la ventesima volta a dire che se si pagano le tasse, si viene accoltellati. Mi permetto di aggiungere.... che palle!!! In seguito mi suona strana la frase paraculo - "meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o rapimento" - Che succede Beppone? Il paladino della trasparenza ha la coda di paglia? Si sapeva già che sei carico di denaro, inutile scandalizzarsi tanto.

"Inviamo una mail al prossimo ministro dell’Economia
Giulio Tremonti perché ristabilisca le regole della convivenza civile e blocchi l’accesso a chiunque di dati sensibili privati. Nei prossimi giorni cercherò di capire chi è l’ispiratore di questa schifezza. È giusto che tutti lo vengano a sapere e che risponda delle eventuali conseguenze."
Io non inoltro proprio un bel niente, ma immagino già il tenore intellettualistico delle e-mail inviate dai suoi ammiratori più accaniti, oltretutto percepisco una sua paura nel veder affermare a titolo definitivo questa iniziativa di pubblicare i redditi on-line. Rimembriamo che si trattava del reddito dichiarato nel 2005, quando ancora il signor grillo non era "famoso" per le sue manifestazioni canore v-day. Chissà ora nel 2008 a quanto ammonta il suo reddito e sarei curioso di sapere se veramente paga tutte le tasse come fa intendere lui e come sono convinti i suoi sostenitori. D'altronde, se non erro, ha già usufruito di condoni (che anche allora li considerava reati GRAVI), quindi ha esperienza nel risparmiare. In poche parole, il mio sospetto si basa sul fatto che forse non è così voglioso di essere trasparente con il popolo internettiano nel far vedere che grazie ai V-day i suoi guadagni sono cresciuti in modo esponenziale. Che poi si meriti o meno di avere 4 milioni di euro è un altro paio di maniche, anche se per me non ha questo valore: perché ritengo che non ci sia nessun mestiere al mondo che sia così importante da essere retribuito così tanto. Se poi per giustificare la paga di Grillo si tiri fuori lo stipendio dei calciatori o quant'altro, rispondo con tutta tranquillità che più cose sbagliate, o mali dir si voglia, non creano un bene. Ma alla fine di tutto i soldi glieli date voi, non io, quindi mi tiro fuori con un bel : affari vostri.
Vogliamo un parlamento pulito? I politici devono rendere a noi delle loro malefatte? Benissimo, che Grillo dia l'esempio. Ma il comico mi sa che fa le orecchie da mercante.
Poi non capisco di quali conseguenze dovrebbe rispondere uno che si limita a mostrare quanto dichiara al fisco, pensi a lui che incita i suoi seguaci al vaffanculo e non solo.

Su una cosa ha ragione Grillo però: "la rete non la puoi fermare" e per fortuna questa situazione vale anche per il "comico".

venerdì 2 maggio 2008

Un incubo diventato realtà



Berlusconi è un uomo che non mi piace. Non mi piacciono molte delle sue ideologie, lo considero un bugiardo viscerale e un uomo spietato sotto molti punti di vista.
Il 14 Aprile, purtroppo si è avverato il mio incubo più ricorrente: ha vinto con una netta maggioranza.
Diciamoci la verità: paradossalmente forse non c'è di meglio. Il perché credo sia semplice: la sinistra ha fatto pasticci, ha avuto troppi ed inutili buonismi (specialmodo con gli immigrati), con ciò che ne ha comportato per la nazione. La gente giustamente si è tremendamente scocciata e in preda all'ormai "panico" si sono rivolti a coloro dicono di voler controllare con maggior severità l'immigrazione: Silvio, Umberto- Calderoli e compagnia bella. Di botto, dal lontano 2001 e via discorrendo fino al 2006, gli antiberlusconiani sono scomparsi dalla scena, a favore di fanatici sostenitori del cavaliere. I risultasi saltano all'istante sott'occhio: al lavoro si viene sprezzatamente definiti "comunisti di merda", d'un tratto si assiste a conversazioni in cui si incolpa solo ed unicamente la sinistra per le gravi difficoltà dell'italia, e, incredibile ma vero, operai che inneggiano alla vittoria attendendo con gioiosa speranza la normativa che prevede la detassazione degli straordinari, affinché essi possano partecipare a questo tour de force di ore e ore di lavoro, per guadagnare qualche eurino in più. Sembra quasi che non si rendano conto che lavorare 7 giorni su 7, sia una sconfitta clamorosa. Disperati da un salario che per chi ha un mutuo, non può far altro che accettare il "compromesso" più soldi - solo lavoro. Si da ancora la colpa del caro vita all'euro di Prodi, il sindacato che dovrebbe essere al servizio del lavoratore, non esiste quasi più: fa mediazioni pro-azienda, quando ci sono contratti da stipulare, inneggiano con slogan: facciamo le conquiste senza nemmeno un'ora di sciopero (e giù d'applausi), d'altro canto è anche vero che quando si sciopera, la partecipazione degli operai è sempre minore. Incredibilmente le tute blu cominciano ad avere la mentalità dell'imprenditore, senza rendersi conto che stanno perdendo tutti i loro diritti conquistati con anni e anni di sacrifici da parte dei loro predecessori.
E così, appena si comincia a colloquiare del più e del meno con un collega, e parton "slogan" -lotta dura senza paura-, si viene subito tacciati a comunisti menefreghisti ed irriconoscenti nei confronti dell'azienda che ti ha assunto, ci si sente volgarmente aggettivati a dei fannulloni e vieni visto dall'azienda come un peso da eliminare alla prima occasione ghiotta. Sebbene pensassi che tali episodi accadessero solamente nel mio piccolo, mi sono dovuto ricredere quando in tv ho visto la conferenza stampa di Montezemolo, che con grande enfasi ha manifestato il suo dissenso verso i sindacati che non rappresentano più i lavoratori perché essi "insegnano" ai suoi iscritti che l'imprenditore è il nemico dei dipendenti, e non manca di lanciare una frecciata alla sinistra radicale che è stata lasciata fuori dal parlamento.
Purtroppo temo abbia ragione: inconcepibilmente, l'operaio si preoccupa di quanti milioni di euro guadagna il suo padrone, vuoi perché ha una fottuta paura di perdere il proprio posto di lavoro, vuoi perché gli è grato perché gli da uno stipendio (come se venisse retribuito così, a titolo di beneficenza), fattostà che oramai nessuno si schiera per salvaguardare i propri ed oramai esigui diritti.
D'altronde alla tv mi tocca sentire delle vere e proprie panzane: la lega che rappresenta la classe operaia, il berlusca che rialzerà l'italia levando il bollo (250 euro all'anno???), togliendo via l'ICI sulle prime case (anche le prime villone?) e detassando gli straordinari!!! Ah, che genialità!!! Per aumentare gli stipendi, bisogna lavorare di più!!! Nessuno ci sarebbe arrivato.
Ora, per i benpensanti che affermano: "bisogna lavorare di più", li invito a farsi assumere come operaio turnista e lavorare 40 ore settimanali e prendere 1200euro di paga mensile. Perché il problema è tutto lì: a parole siamo tutti bravi a lavorare e a vivere con un migliaio di euro al mese, ma quando si tratta di passare al lato pratico, chissà perché tutti spariscono...
Il lavoro a turni è una dura fatica sotto il profilo psico-fisico, perché appunto trattasi di turni: quindi si lavora a tutte le ore e ciò è molto estenuante. E si badi bene, affermare che è estenuante non vuol dire che arrivi a casa e bofonchi qualche sbuffo, bensì ti porti una stanchezza molto accentuata per TUTTO il resto della giornata, che ti fa stare male e che ti rende molto difficoltosa la giornata. E si badi bene che con il tempo non ci si abitua affatto ad affrontare i turni, anzi ci si mette sempre più tempo a recuperare le ore perse di sonno.
Ora sfido i cari elettori del berlusconi ad alzarsi per 6 volte consecutive alle ore 5 del mattino per timbrare il cartellino entro le 6, poi mi dicano come si sentono il Sabato pomeriggio e la Domenica, successivamente con Lunedì, si parte con 4 belle nottate (se fino a sabato ci si svegliava alle 5, con l'inizio della nuova settimana si va a dormire alle 06.30 del mattino). Vorrei che tal signori provassero a farlo per almeno 8 anni come ho fatto io. Poi vediamo se codesti esseri proporrebbero la detassazione degli straordinari e se avessero la forza di andare a lavorare oltre le 40 ore settimanali. Ricordiamoci sempre (nel mio caso almeno) che la paga mensile si aggira attorno ai 1200 euro. I diritti vanno sempre più estinguendosi, con la conseguenza che i padroni si fanno pian piano sempre più arroganti, ben consapevoli d'aver sempre più il coltello dalla parte del manico. E vorrei puntualizzare che non è affatto vero che più tieni per i coglioni (scusate l'eufemismo) un dipendente, più produci. Anzi, è vero il contrario, il perché credo sia abbastanza ovvio e semplice: oramai diventa una sorta di ripicca: ove si comincia a lavorare facendo il minimo indispensabile, senza alcun "entusiasmo" e ciò comporta ad un calo produttivo e qualitativo di non poco conto. C'è anche un'altra faccia della medaglia che fino ad ora non ho sottolineato: cioè la triste realtà che i miei colleghi hanno votato berlusconi, attendendo con impazienza questa manna dal cielo, cioè questa benedetta detassazione degli straordinari. Gente prevalentemente attaccata al soldo e/o disperata, che pur di avere un paio di carte in più da 20E, sono disposti a vivere nel proprio posto di lavoro, senza minimamente tenere in conto la salute dell'organismo. E anche grazie a queste persone, che si fa credere alla società che lavorare a 40 ore settimanali siano poche. Magari gli stessi si lamentano con i sindacati che i stessi non li rappresentano? E come fanno i sindacati a rappresentare un branco di persone che difende il loro padrone e che se ne frega di solidarizzare con i propri colleghi di lavoro?
Ora i sindacati si "svegliano" e già parlano di cominciare a fare scioperi contro il caro vita. Ebbene, come intenderanno affrontare l'estenuante lotta? Facendo incrociare le braccia agli operai un paio d'ore ogni mese? Certamente sì, la cosa certa però è che non si risolverà niente e lo stipendio diminuirà sensibilmente.
Se questi sono gli amici....