martedì 7 ottobre 2008

La mia prima moto (ultima parte)



Sicché qualcuno cercava (inutilmente) di gufarmi augurandomi la prematura morte, quest'oggi ho avuto finalmente l'occasione di guidare la mia formidabile motocicletta. Risolti i problemi burocratici che m'hanno comportato una notevole perdita di tempo, finalmente oggi ho provato la mia meravigliosa creatura. Le sensazioni sentite sono state tutt'altro che confortanti: paura, cago, frustrazione. Risolti però con una cinquantina di chilometri, dopodiché ho cominciato a prenderci gusto e, con grande stupore, alle spalancate di gas mi sono emozionato all'inverosimile, non mi pareva vero! Tira come una bestiaccia, fatico a tenermi sugli semimanubri e nel mentre ho una certa paura, mi ride così tanto il culo, che non posso fare a meno di sorridere estasiato nel mentre oramai sono già in completa decelerazione. Il motore ronza fino a farmi solleticare le orecchie, il vento che aumenta d'intensità in proporzione alla velocità, mi fa capire che ho sotto le natiche una belva che vuole farmi divertire, io non voglio deludere la mia bestiolina e lascio, seppur per pochi secondi, che mi porti come solo lei può fare, verso l'orgasmo della velocità. Tutto mi appare vibrato, non vedo un cazzo, ma chissenefrega.... sto sfidando me stesso e ciò mi alletta assai.
Fattostà che tutte le congetturazioni fatte all'inizio, sono perlopiù andate in fumo: infatti non ho raggiunto la velocità della luce e non mi sono cimentato in pieghe da paura. Poco male, domani è un altro giorno ed intendo viverlo alla grande con la mia bestiolina!
Quello che è certo è che ho tantissimo da imparare partendo dal niente, ma prometto che darò anima e corpo per essere degno di tale meraviglia ciclistica.